Recensioni e Commenti

V’è, nella espressione pittorica di Corrado Parenti, una sorta di malinconia spesso, di solitudine che vogliamo identificare con l’ intenzione di proporre la riflessione, la meditazione, a se stesso ed agli altri, un silenzio eterno che invita anche a sognare, a fantasticare “dentro” quelle immagini.
Così si evidenziano le tensioni sentimentale dell’autore che si esprime con un linguaggio pulito, immediato nella comunicazione, che non si lascia affascinare da inutili orpelli tenendo piuttosto ad una certa essenzializzazione, sempre al di fuori di facili accademismi, risolvendo quindi la sua proposta con una propria ben individuabile personalità. Mauro Donini

La sua personalità si riflette nei suoi lavori per i quali si fa immediato l’interesse che li rende per gli osservatori suggestivi nel loro più intimo consenso. Al di là della piacevolezza, il lavoro di Corrado Parenti diviene esperimento costante, non una trovata, non una ricerca di successo, ma l’espressione della bellezza della natura o l’ansietà dell’umanità. E’ sotto questo profilo di finalità che le opere di questo grande artista possono essere totalmente apprezate.  Giorgio Falossi

Corrado PARENTI, appare dotato di grande sensibilità e di profonda umanità. Riesce a fare vibrare le trame armoniose delle luci, anche quando i soggetti appaiono immersi in atmosfere fumose, ovattate, nebbiose, in quel clima tipico.
Della pianura padana. Senza dubbio vi è alla base un sentimento poetico e una rara forza evocativa. Un artista dunque, estremamente spontaneo,autentico,sincero. Gino Trabini

Suggestionato dai turgori del Paesismo Padano, Corrado Parenti ne insegue con passionali espressione ogni palpito ed ogni viraggio singolare attenzione a quei ritmi stagionali che con le loro puntuali apparizioni ne marcano ogni risvolto; è così immediata la mirata intrusione in simile scalenarsi di avvicendamenti che in pittore ci restituisce sempre intatto il senso delle atmosfere che stemperano il passo della natura nel perenne impegno evolutivo.
Sono annotazioni paesistiche colme di una loro sommessa poesia pur nel grigiore di attimi meteorici abnormi; sono richiami temporale sempre gestiti sul filo di una vissuta partecipazione agli eventi che frustrano una natura addormentata e paciosa. Un’altra nota di entusiasmante apparenza la si evince nelle proposte del pittore quando si associa alla sfrenata e frenetica galoppata di arrembanti destrieri. La saga figurativa di questo pittore sempre immerso in quei sottili lirismi che emergono liberi e precisi. Licino Boarini

Corrado Parenti: un paesaggista, soprattutto. Un paesaggista come dire lirico e romantico, ma nello stesso tempo realista. Senza che ciò determini contraddizioni stilistiche e formali. Questo perché si tratta di un pittore che ama il suo mondo di un grande ma critico e vigile amore. Così si spiega anche la ragione per cui la resa del suo paesaggio è tutt’altro che idilliaco. Sono borgate che affiorano da sonnolenti pianure o da ondulate colline innevate, con sopra lividi cieli , gravidi di nubi vorticose e minacciose. O scorci di povere grigie case, con la patina di un tempo antichissimo, sui lunghi monotoni canali della nostra Padania. Aggrovigliate architetture di rami spogli e rinsecchiti nelle albe rigide degli interminabili inverni Appenninici, con ricorrente motivo di pali telegrafici che si inseguono in smisurate lontananze prospettiche quasi a sottolineare, con amaro disappunto, la profanata contaminazione operata dall’uomo sulla natura. Davide Roncarà

Alla Galleria d’Arte il Caminetto di Bologna, personale del pittore Corrado Parenti, lontano dalla Città natale, Siracusa nasce l’esigenza di esprimere quello che circonda,rivolge l’attenzione alla vita di tutti i giorni, nascono così i ritratti di cavalieri al galoppo, e le immagini di giumente.
Impressionato dalla vista della neve,che nel caldo sud Italia non aveva mai conosciuto, esegue paesaggi permeati da una quiete ovattata che solo il panorama invernale riesce a trasmettere.
Parenti usa una tecnica mista, le nature morte, i fiori, se osservati con attenzione, appaiono composti da una serie di tantissimi piccoli puntini meticolosi che ottiene usando pennelli ormai consumati. In queste tele inanimate si percepiscono il dolore, la gioia, la passione che fanno vivere a chi le guarda.
Si può concludere questo excursus usando le parole di Rodin: Un uomo mediocre copiando la natura non riuscirà mai a trarne un opera d’ arte, ciò dipende dal fatto che egli guarda senza vedere.
L’artista al contrario vede, cioè il suo occhio in accordo con il suo cuore legge il profondità la natura.
Nelle sue opere questo pittore sta rivolgendo le proprie energie a studiare e sperimentare nuove tecniche, quali il collage, ispirandosi a una creatività figurativa – moderna.  L. Gessi

CORRADO PARENTI, artista di notevole capacità, pittore legato al puro verismo, in cui traspare il compiacimento soprattutto nei mazzi  di fiori dipinti petalo per petalo.
Le foglie, i boccioli ed i gambi invitano ad essere accarezzati. Non esagero nel dire che emanano profumo, anzi sono palpitanti. La sua realtà è soffusa di mistero come nell’opera   la” farfalla” morbida, vellutata.
I paesaggi circondati di silenzio,sia in autunno che in primavera, suscitano in noi misterismo e contemplazione. mi sorprendono non senza commozione i dipinti con i cavalli, siano essi recalcitranti e scalpitanti o fermi e diritti come se fossero consapevoli di essere sull’attenti, partecipi di un sevizio d’ordine comandato dal carabiniere che è  in groppa.
Tanti se ne sono visti in passato, specie dopo  Fattori ,  la  Scuola  Napoletana della fine dell’800. Sinceramente devo dire che i dipinti di  Corrado Parenti,si nota una diverificazione particolare. Sono quasi personaggi in movimento spesso in simbiosi col cavallerizzo. Il nostro artista è in continua affascinante ricerca di parlare col pennello e di narrare le intime emozioni del suo cuore. Paolo Zauli

Abbiamo accolto l’invito a visitare la sua mostra convinti di vedere comunque i soliti dipinti di maniera.
Con piacere abbiamo dovuto ampiamente ricrederci. I suoi paesaggi invernale, di una purezza e trasparenza quasi aquarellistica, di una sincerità estrema e nostalgica, ci hanno notevolmente impressionato.
Ci è sembrato soprattutto inconsueta l’umiltà con cui PARENTI CORRADO sa esprimere l’intima ricchezza, dall’attività quotidiana che lo vede a contatto di miserie, delinquenze,droga, debolezza.
Saremmo felici di vedere emergere ( perchè lo merita ) questo carabiniere pittore, e noi glielo auguriamo sinceramente. G. Varini

L’anima vera delle rose, delle margherite gialle del Samoggia, dei paesaggi innevati,delle nebbie della pianura,della natura.
Le dipinge da molti anni con estremo realismo e delicatezza. Corrado Parenti, nativo dalla provincia di Siracusa, Carabiniere in pensione,e pittore delle Budrie di Persiceto.
Le numerose e buone recensioni sulle riviste e libri d’arte definiscono Corrado Parenti come un pittore figurativo, verista e impressionista moderno. Ormai numerose le sue mostre. Ama molto ritrarre la natura, paesaggi innevati, fiori, farfalle,cavalli, puledrini. Ama l’autunno, la primavera e nei suoi paesaggi le piace sempre dipingere vecchi pali della luce. Perchè danno un senso di vita passata ma rimasta, lasciando, credo, nella sensibilità di chi guarda i miei quadri, tenui pennellate di malinconia. P.L.T. – Il Resto del Carlino

CORRADO PARENTI, in Saletta, in servizio nei Carabinieri non ha impedito a Corrado Parenti, siciliano di Siracusa che vive a San Giovanni in Persiceto, di coltivare la pittura,(agli inizi si firmava col nome di  Corrado  Parentignoti).La sua mostra alla Saletta delle Arti di Castelfranco E. Si pone come una piccola antologia che spazia dai quadri figurativi  a quelle quasi informali. Di leggibile rappresentazione sono i tetti delle case, Venezia, il Colle di san Luca a bologna, il Golfo di Cagliari, le colline modenesi e la pianura imbiancata dalla neve,  ma anche i Carabinieri  a cavallo, i vasi di fiori, le nature morte con frutti,soprattutto arange, con effetti particolari ottenuti con pennelli consumati.  Ma  Parenti fa ricorso pure a polveri e pezzi di metallo per nutrire le opere (presepe futurista, Amazzonia, fondali) di struttura  astratta. M. Fuoco . GAZZETTA DI MODENA, 2011